2023 L’anno più caldo di sempre : PARTE 3 PREVISIONI 2024
Era previsto che il 2023 fosse l’anno più caldo da quando si rilevano le temperature?
Sì e no. Sì, nel senso che un anno caldo come il 2023 è stato visto come inevitabile a tempo debito a causa della combinazione del continuo riscaldamento climatico e del verificarsi di El Niño.
Questa tendenza potrebbe essere dedotta estrapolando serie temporali basate sull’osservazione o esaminando la gamma di possibilità indicate dalle proiezioni climatiche utilizzate nel Sesto Rapporto di Valutazione dell’IPCC.
Più specificamente, l’OMM ha riferito nel 2022 che le previsioni decennali stimavano che ci fosse una probabilità del 48% che la temperatura globale superasse 1,5°C al di sopra del livello preindustriale in almeno un anno tra il 2022 e il 2026. Tale probabilità è stata aumentata al 66% per il periodo 2023-2027 in un rapporto aggiornato pubblicato nel 2023.
No, nel senso che ci sono stati ulteriori fattori imprevisti – alcuni dei quali sono ancora oggetto di indagine scientifica – che hanno contribuito a portare le temperature globali al limite estremo nel 2023.
Le previsioni di dieci centri di previsione climatica indicavano alla fine del 2022 che c’era solo una temperatura molto bassa. probabilità che la temperatura annuale per il 2023 sia altrettanto elevata.
Le temperature osservate negli ultimi mesi del 2023 non sono state solo record rispetto alla media del periodo 1991-2020, ma anche rispetto a una media climatologica adeguata ai giorni nostri, considerando il tasso medio di aumento della temperatura di circa 0,2°C/decennio registrato dal 1979.
La variazione della temperatura annuale dal 2022 al 2023 è stata maggiore di qualsiasi variazione da un anno all’altro nel record di dati ERA5.
Il 2023 è insolito anche perché la sua temperatura record corrisponde a un anno in cui El Niño si è accumulato anziché diminuire.
Quest’ultimo è stato il caso, ad esempio, nel 2016 e nel 1998.
Inoltre, El Niño nel 2023 è stato più debole rispetto alle fasi di accumulo dei forti eventi del 1997/98 e del 2015/16.
Tutto ciò dimostra che le temperature record del 2023 non sono dovute solo a El Niño e al riscaldamento globale generale.
Non è ancora disponibile un’attribuzione esaustiva per l’anno nel suo insieme, ma il calore delle SST (temperature superficiale del mare) in tutto il mondo, l’estensione record del ghiaccio marino antartico e gli estremi sulla terraferma sono fattori evidenti, anche se i relativi contributi della variabilità naturale e del clima i cambiamenti sono meno evidenti.
Diversi cambiamenti nei fattori forzanti sono stati identificati anche come probabili contributori minori: aumento del vapore acqueo stratosferico a causa dell’eruzione nel gennaio 2022 del vulcano Hunga Tonga-Hunga Haʻapai, riduzione degli aerosol a causa delle minori emissioni di anidride solforosa da parte del trasporto marittimo e l’avvicinarsi del l’attuale ciclo solare al suo apice.
Quali sono le aspettative per il 2024? Una previsione per l’anno pubblicata di recente suggerisce che potrebbe essere ancora più caldo rispetto al 2023, con una ragionevole probabilità che l’anno solare si concluderà con una temperatura media superiore di 1,5°C al di sopra del livello preindustriale secondo diversi set di dati.
Più immediata è la possibilità che i dodici mesi consecutivi che terminano a gennaio e/o febbraio 2024 superino il livello di 1,5°C secondo ERA5, poiché gennaio e febbraio 2023 non sono stati mesi particolarmente caldi.
FONTE: COPERNICUS https://climate.copernicus.eu/