EDITORIALE : L’affidabilità delle previsioni meteo
I CENTRI DI CALCOLO:
Noi di Meteo News ci affidiamo ai modelli dei centri di calcolo più importanti a livello mondiale come il modello GFS del centro Americano, il modello ECMWF del centro Europeo ed il modello NAVGEM della Marina Militare degli Stati Uniti d’America.
COME VIENE ELABORATA UNA PREVISIONE DA UN CENTRO DI CALCOLO:
L’atmosfera può essere considerata come un fluido, e la base dei modelli numerici di previsione meteorologica è quella di catturare lo stato di questo fluido in un momento specifico.
Questi modelli utilizzano le equazioni della dinamica dei fluidi e della termodinamica per stimare come lo stato del fluido si evolverà nel futuro.
Per fare ciò, i modelli vengono inizializzati con i dati provenienti dagli strumenti meteorologici, opportunamente elaborati attraverso il processo di assimilazione dati e successivamente sottoposti a una risoluzione numerica su supercalcolatori.
Questo permette di ottenere una previsione sull’evoluzione dell’atmosfera a partire dal suo stato iniziale.
Tuttavia, le previsioni meteorologiche non sono esenti da errori, soprattutto a lungo termine.
Questi errori derivano dalle approssimazioni necessarie nei modelli, specialmente per quanto riguarda la parametrizzazione di alcuni processi.
Inoltre, l’atmosfera stessa è un sistema caotico, il che significa che anche piccoli errori nelle condizioni iniziali possono amplificarsi nel tempo, compromettendo la precisione delle previsioni.
I diversi modelli meteorologici disponibili si distinguono per i metodi di risoluzione numerica delle equazioni fondamentali e per le diverse parametrizzazioni dei processi fisici adottate.
Questa varietà di approcci consente agli scienziati di adattare i modelli alle esigenze specifiche e di affrontare le sfide legate alla complessità e alla variabilità dell’atmosfera.
L’INDICE DI AFFIDABILITA’:
ATTENDIBILITA’ PREVISIONI A 3 GIORNI: ALTA realizzazione degli eventi attorno al 80 – 90%
ATTENDIBILITA’ PREVISIONI A 7 GIORNI: MEDIA realizzazione degli eventi attorno al 60 – 70%
ATTENDIBILITA’ PREVISIONI A 15 GIORNI: BASSA realizzazione degli eventi attorno al 35 – 45%
IL METEREOLOGO:
L’impiego sempre più avanzato di modelli fisico-matematici ha notevolmente agevolato il lavoro dei meteorologi, i quali hanno la responsabilità di interpretare e adattare correttamente le previsioni generate da tali modelli.
Il compito del meteorologo consiste nell’armonizzare l’output dei modelli con le proprie conoscenze empiriche, adattandolo alle specifiche condizioni di un territorio, specialmente quando i modelli mostrano una tendenza a essere approssimativi e a commettere errori sostanziali, come ad esempio nella stima della nuvolosità o della precipitazione.
Il risultato iniziale, ottenuto dai modelli, subisce spesso delle modifiche prima di essere presentato come previsione ufficiale.
Questo processo di elaborazione può assumere diverse forme, tra cui l’applicazione di tecniche statistiche finalizzate all’eliminazione delle distorsioni intrinseche al modello stesso.
Inoltre, è comune effettuare aggiustamenti attraverso altre previsioni meteorologiche di tipo numerico.
In sintesi, nonostante l’affidabilità crescente dei modelli fisico-matematici, il ruolo chiave del meteorologo consiste nell’affinare e perfezionare le previsioni attraverso l’applicazione di competenze empiriche e l’adozione di metodologie correttive, garantendo così una maggiore precisione nelle previsioni meteorologiche presentate al pubblico.
CONCLUSIONI FINALI:
Sicuramente prima del 2000 generare previsioni meteo era più semplice e potevi allinearti alle statistiche climatiche, perché non vi erano fattori che influenzano il clima mondiale come il riscaldamento globale, il rallentamento della corrente del golfo, il fenomeno del Nino e della Nina sempre più forti, anticicloni persistenti ecc.
Per esempio io abito in pianura padana e quando ero ragazzino negli anni 80, sapevo anche senza guardare le previsioni meteo del mitico Bernacca, che in primavera sarebbe piovuto, che in estate vi sarebbe stato almeno un temporale a settimana e le temperature sopra i 32° faceva notizia.
Nelle prime due settimane d’Agosto c’era l’Anticiclone Africano, poi a Ferragosto arrivava la burrasca, che metteva fine all’Estate, con l’autunno altre piogge e nebbia ed in inverno dopo l’Epifania almeno quattro o cinque episodi nevosi in pianura.
Adesso è tutto cambiato, abbiamo il meteo a due velocità anticiclone e caldo in qualsiasi stagione o alluvioni (i più recenti quelli dell’Emilia Romagna e della Toscana), il gelo d’inverno e la neve in pianura sono eventi rari, sostituiti da inverni miti e nebbiosi ed in estate Anticiclone ad oltranza con temperature oltre i 40°.
Fare una previsione oggi è molto difficile, perché ci sono tante variabili in più, rispetto al periodo prima del riscaldamento globale.
Oggi prepari una previsione che include l’arrivo di pioggia e neve, poi il modello lo conferma per più giorni e altri indicatori dicono che la previsione è affidabile e improvvisamente spunta l’Anticiclone che cancella tutto.
Posso garantire che per chi fa questo lavoro e si sveglia tutte le mattine alle sei, 7 giorni su 7 per vedere i run notturni degli elaborati ed iniziare a preparare la previsione, che a volte viene stravolta è abbastanza frustrante, ma quello che ci fa andare avanti è la passione per il Meteo, cercando di migliorarsi giorno per giorno.