Cambiamento Climatico
Eh sì quest’ anno abbiamo fortunatamente un autunno molto dinamico, dal sapore d’altri tempi, quando le stagioni erano puntuali e quando tutto funzionava, e quando gli ecosistemi traevano benefici dalle piogge autunnali, dalla neve invernale, dalle primavere piovose e dalle estati calde ma non troppo.
Si perché la natura è un meccanismo perfetto e nelle regioni temperate come le nostre, possiamo coltivare cereali, ortaggi, frutta ecc. oltre ad allevare animali e senza dimenticare gli animali selvatici, guardiani dell’ecosistema, quando il clima è nei suoi parametri degli ultimi secoli, tutto funziona perfettamente, ma purtroppo come succede spesso negli ultimi anni il meccanismo si inceppa per questioni antropiche che tutti noi conosciamo.
Quello che sta succedendo a causa delle attività dell’uomo e quello che non si sta facendo per tamponare i problemi derivati.
Come dicevo quando il meccanismo funziona, nevica d’inverno e la neve è preziosa, oltre per le falde anche per l’agricoltura perché consente al seminativo di non ghiacciare, la pioggia in primavera quando la natura si risveglia è preziosa per la flora e la fauna oltre che riempie gli invasi e le falde in vista dell’estate calda che è più avara di precipitazioni, l’estate con un clima temperato porta a maturazione i seminativi, gli ortaggi ed i frutti delle piante; cibo per noi umani e gli allevamenti ed arriviamo all’autunno quando tutto prima del letargo ha bisogno di un giusto apporto di acqua.
Questo è un mondo perfetto ma se analizziamo gli ultimi anni, il caldo e la siccità hanno creato notevoli problemi, appunto alle piante ed animali, oltre ad un effetto dannoso sull’uomo, dove molti malori sono stati collegati al caldo estremo.
Chi ha la mia età si ricorderà quando Bernacca un noto meteorologo degli anni 80, in estate durante le sue previsioni meteo sulla Rai parlava di 32° / 34° come ondata di calore, mentre adesso nelle ondate di calore i 40° sono alla portata di mano, oltre ad un tasso di umidità che porta un forte disagio a tutti noi, provocando anche un impennata delle morti correlate, oltre ai problemi negli allevamenti dove la produzione di derivati diminuisce in modo spropositato ad esempio: le mucche o le capre producono molto meno latte ed è aumentato il tasso di mortalità degli animali negli allevamenti, perché anche loro non sopportano temperature elevate e con un elevato tasso di umidità per molte settimane.
Per poi non parlare dei campi di Mais, Grano, Soia ecc. che si seccano senza portare il loro frutto al raccolto portando carestia sia per gli umani che per gli allevamenti, a causa della siccità e del calore estivo di questi tempi.
Poi vi sono i fenomeni connessi al caldo, che quando vi sono infiltrazioni fresche dall’atlantico si sviluppano temporali a volte molto violenti, oltre trombe d’aria, tornado e alluvioni lampo ed anche in questo caso abbiamo danni alle colture, alle cose ed alle persone, con decine di morti ogni anno per eventi avversi.
Ho cercato di sintetizzare un argomento di vitale importanza per tutti e negli ultimi anni abbiamo sviluppato la tecnologia, il benessere ed il progresso, ma dobbiamo vivere in sintonia con il nostro pianeta che è quello che ci ha dato la vita e dobbiamo fare un passo indietro, perché la natura ci mette un attimo a creare un’estinzione di massa se qualcosa o qualcuno modifica i suoi equilibri, è già successo sei volte nei secoli passati e succederà ancora.
Bisognerebbe pensare meno ai profitti e di più a vivere in un contesto sostenibile, abbiamo le tecnologie per farlo, ma finché le grandi aziende disboscano l’Amazzonia l’ultimo polmone verde del pianeta, continuiamo a bruciare combustibili fossili, saccheggiare tutte le risorse dei mari ed a creare allevamenti di bestiame fuori controllo, che producono un’altra buona parte di CO2 o spendere soldi per andare sulla luna o fare guerre, andremo sempre di più verso un via senza ritorno.
Siamo sfruttando le risorse della terra a debito, cioè quest’anno in Agosto 2023 abbiamo sfruttato tutto quello che può offrire il pianeta ancora in anticipo, rispetto ai dodici mesi di un anno e questo non è sostenibile, non abbiamo un pianeta B.
Intanto godiamoci questa fase di autunno come ai vecchi tempi e speriamo che una mattina tutti noi che siamo oltre otto miliardi di persone, decidiamo di cambiare. perché tutto questo non è sostenibile soprattutto per le generazioni future che non hanno colpe di quello che stiamo facendo.
Iniziamo a concretizzare ed a rispettare la nostra madre terra e madre natura, solo allora troveremo un equilibrio perso dall’inizio dell’era industriale, perché non basteranno tutti i soldi del mondo per aggiustare le cose quando saremo al punto di non ritorno.