FOCUS Artico sull Italia confermato anche dal modello Europeo
Da circa una settimana ho individuato nei modelli di previsione la possibile rottura stagionale e la fine del caldo nel periodo compreso tra l’8 ed il 12 Settembre.
Anche se i modelli di previsione a lungo termine possono creare dei “balletti”, dove in un primo momento vedono un peggioramento, poi lo ridimensionano e addirittura a volte lo cancellano, poi ritorna il tutto che in molti casi viene confermato.
A mio avviso le previsioni a lungo termine sono molto importanti, perché se seguite e rielaborate in base all’esperienza del previsore, possono intuire importanti eventi che in molti casi si andranno a realizzare.
Infatti sono le stesse che mi hanno permesso in questa stagione estiva, di prevedere con almeno due settimane di anticipo, le irruzioni di aria fredda e maltempo di Giugno ed inizio Luglio al Nord, oltre gli episodi temporaleschi di fine Luglio ed Agosto su tutta l’Italia.
Nella mattinata di oggi Domenica primo Settembre il modello Europeo ha iniziato a confermare la rottura stagionale dell’Estate 2024 non solo nelle “proiezioni estese”, ma anche nel modello ad “Alta Risoluzione”, oltre a trovare conferma anche nell’Ensemble del modello stesso (che elabora la media degli scenari giornaliera dei run di previsione).
Il modello Europeo ad alta definizione si è scatenato e prevede per Martedì 10 Settembre un ciclone molto profondo per la stagione di 995 hPa ed aria molto fredda direttamente dal Polo Nord con temperature fino a -15° a 850 hPa (circa 1500 metri d’altezza).
Sono previste forti piogge ed intensi temporali, oltre alle prime nevicate sulle Alpi alle quote medio alte ed una sostenuta ventilazione, con un netto ricambio dell’aria.
Le temperature al suolo sono previste in diminuzione di molti gradi, fino a raggiungere valori al di sotto della media del periodo e nella giornata di Martedì 10 Settembre le massime su tutta la Penisola sono previste tra i 12 ed i 20 gradi.
A mio avviso questa è una configurazione un po’ estrema e quasi sicuramente sarà ridimensionata, ma se dovesse accadere, l’Italia passerebbe da temperature estive a temperature invernali nel giro di 18 / 24 ore.
Anche il modello Americano GFS ed il modello Canadese GDPS prevedono la rottura stagionale alla fine della prima decade di Settembre.
A questo punto direi che la previsione inizia ad avere una buona percentuale di realizzazione degli eventi, che si attesta attorno al 70%, anche se sono ancora previsioni a medio lungo termine, cioè quelle a 10 giorni che di solito hanno un’affidabilità medio bassa.
Inutile dire che se il tutto dovesse essere confermato, sarebbe la fine definitiva del caldo e dell’elevata umidità presente attualmente su tutta l’Italia.
Ormai sembra configurata un’intensa fase di maltempo sull’Italia, entro la fine della prima decade di Settembre con forti piogge ed intensi temporali.
Le temperature diminuiranno sicuramente con la fine dell’Anticiclone e l’aria più fredda in arrivo, oltre ad un fisiologico decadimento della stagione estiva, resta da capire l’entità dell’aria fredda in arrivo.
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