Bollettino Covid 26.855 nuovi casi in una settimana ricoveri stabili
Il recente bollettino Covid del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato miglioramenti nella situazione epidemiologica in Italia per la settimana dal 2 all’8 novembre.
Durante questo periodo, sono stati registrati 26.855 nuovi casi di Coronavirus, mostrando una diminuzione del 2,1% rispetto ai sette giorni precedenti, quando erano stati segnalati 27.372 casi.
Sebbene i nuovi contagi siano in diminuzione, si è notato un consolidamento degli ospedalizzati e del tasso di mortalità, con un incremento rilevante negli individui ultra novantenni, come riportato nel monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità.
Il Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, Francesco Vaia, ha sottolineato il persistente calo nell’andamento epidemiologico, con un impatto limitato sulle strutture ospedaliere.
Vaia ha anche comunicato che la priorità attuale è la protezione delle persone vulnerabili, annunciando l’emissione di una nuova circolare per le Regioni e le province autonome.
Questa circolare mira a rafforzare la campagna di comunicazione e l’organizzazione per aumentare la capacità di vaccinare nelle strutture sanitarie e sociosanitarie.
L’incidenza settimanale si attesta a 46 casi per 100.000 abitanti, in leggero calo rispetto alla settimana precedente (47 casi per 100.000 abitanti).
L’indice di trasmissibilità (Rt) è diminuito a 0,83 rispetto alla settimana precedente (Rt=0,92 al 24/10/2023).
L’incidenza settimanale dei casi diagnosticati varia leggermente nelle Regioni/PPAA, con la Regione Veneto che riporta l’incidenza più elevata (95 casi per 100.000 abitanti) e la Sicilia la più bassa (1 caso per 100.000 abitanti).
La fascia di età con il tasso di incidenza settimanale più alto è quella degli ultra novantenni, mentre l’età mediana alla diagnosi rimane stabile a 58 anni.
L’occupazione dei posti letto in area medica è limitata al 5,9%, con un totale di 3.656 ricoverati, mentre l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva rimane invariata al 1,2%, con 102 ricoverati.
I tassi di ospedalizzazione e mortalità aumentano con l’età, registrando i valori più elevati nella fascia d’età 90+. Inoltre, il tasso di ricovero in terapia intensiva segue la stessa tendenza, aumentando con l’avanzare dell’età.