Calamaro Vampiro
Mai sottovalutare l’aspetto affascinante del misterioso “calamaro vampiro”.
Non si tratta affatto di una belva enorme e spaventosa che emerge dalle profondità dell’oceano per cacciare grandi pesci, speronare barche e minacciare delfini nelle notti illuminate dalla luna.
Al contrario, è una creatura relativamente piccola e, sorprendentemente, non è nemmeno un vero calamaro.
Per saperne di più su questa straordinaria creatura, approfondiamo nel dettaglio.
Il “calamaro vampiro” è un cefalopode raro che può raggiungere al massimo i 30 centimetri di lunghezza.
Risiede nelle oscure profondità degli oceani tropicali, a una profondità compresa tra i 600 e i 900 metri, in una zona dove la luce solare non riesce ad arrivare.
È dotato di otto tentacoli, ognuno provvisto di ventose, e il suo corpo è gelatinoso, con una variazione di tonalità che va dal rosso tenue al nero intenso.
Gli occhi, grandi e trasparenti, possono assumere colorazioni blu o rosse a seconda di come vengono colpiti dalla luce.
Per completare il quadro, presenta un becco bianco e due piccole pinne sul dorso che ricordano vagamente orecchie da coniglio o ali di piccole dimensioni.
Durante il nuoto, batte queste pinne in un movimento grazioso e affascinante.
Ma come abbiamo acquisito tutte queste informazioni? Nel 2012, i ricercatori del Monterey Bay Aquarium Research Institute in California hanno utilizzato un robot per immersioni profonde dotato di videocamere per esplorare gli abissi oceanici.
CREDITS: MBARI (Monterey Bay Aquarium Research Institute)
Grazie a questa tecnologia, è stato possibile comprendere il modo in cui questa creatura si nutre di ciò che gli scienziati definiscono “neve marina”: una soffice miscela di materia organica che scende dall’alto, composta principalmente da plancton defunto e altre particelle sospese, che il nostro “vampiro” acchiappa con lunghi filamenti dispiegati a sorpresa.
Ci si potrebbe chiedere se questa piccola creatura vive con la costante paura di essere divorata da predatori abissali, creature voraci e spaventose.
La risposta è sì, ma il “calamaro vampiro” ha sviluppato una tattica ingegnosa per sfuggire a questo destino crudele.
Gli scienziati l’hanno soprannominata “posa ad ananas”.
In pratica, il “calamaro” si arrotola su se stesso, posizionando le braccia sopra la testa, simulando una sorta di sfera spinosa e luminescente che può spaventare i predatori.