FOCUS Inverno freddo e nevoso a causa di un anomalia l ultimo aggiornamento
Nell’articolo METEO INVERNO 2024-2025: Sarà nevoso o mite? Ecco le prime proiezioni ho analizzato la possibile tendenza della prima parte dell’inverno, sulla base delle previsioni probabilistiche del centro Europeo ECMWF delle anomalie delle temperature rispetto alla media del periodo 1993 – 2016.
Negli anni scorsi l’attendibilità delle previsioni stagionali era molto bassa, intorno al 30%, mentre ultimamente l’affidabilità sta crescendo.
Ricordo a tutti i lettori che è una possibile tendenza delle anomalie delle temperature e come ho già detto l’affidabilità è bassa, ma ricordo anche che le scorse previsioni stagionali delle anomalie previste per la primavera e l’estate avevano tracciato una linea di tendenza che poi in buona parte si è materializzata.
Nella mia analisi e con i dati a mia disposizione, sembrerebbe avviarsi un inizio d’inverno mite proprio come negli ultimi anni, ma quest’anno a differenza degli scorsi c’è un’anomalia che persiste da circa 10 giorni e se dovesse continuare, potrebbe modificare le sorti della stagione invernale.
Tutto partirebbe da un Vortice Polare già ammalato da tempo, che nelle ultime stagioni fredde è rimasto compatto, trattenendo l’aria gelida al suo interno, non consentendo gli scambi meridiani alle medie latitudini, lasciandole a temperature più miti e quindi la neve aveva fatto la sua comparsa sui rilievi Alpini lasciando quasi a secco di precipitazioni nevose l’Appennino e le pianure del Nord.
Questo meccanismo si era rallentato a partire dal 2003 quando qualcosa si era inceppato a livello globale ed addirittura si è quasi bloccato quasi completamente dal 2019.
Sembrerebbe quasi che il Vortice Polare, un importante attore del clima mondiale, abbia adottato un sistema di autodifesa per contrastare la febbre del nostro pianeta, che continua a salire a causa delle attività antropiche dovute soprattutto alle attività del genere umano.
Quest’anno la natura sembra che voglia riequilibrare gli equilibri con un’anomalia, attivando il meccanismo delle discese di aria gelida anche sull’Europa, con un evento anomalo e non ancora compreso, che è lo Stratwarming.
COS’E’ LO STRATWARMING:
Il riscaldamento stratosferico, noto anche come stratwarming, è generalmente associato all’assorbimento della radiazione ultravioletta da parte dell’ozono presente nella stratosfera.
Questo fenomeno può essere classificato in base alla variazione di temperatura osservata come lieve, moderato o intenso, con anomalie che possono raggiungere fino a 60°C, rilevabili attraverso radiosondaggi atmosferici.
Nonostante si verifichi nella stratosfera, uno strato superiore rispetto alla troposfera dove si sviluppano i comuni eventi meteorologici, il riscaldamento stratosferico può influenzare in modo significativo le condizioni meteorologiche a livello del suolo.
Infatti, questo fenomeno è in grado di causare una rottura o scissione (split) del vortice polare, una depressione in quota situata sopra il Polo Nord, specialmente durante l’inverno, che regola le discese di aria fredda verso le medie latitudini.
Quando avviene lo split, si forma un’area di alta pressione sul polo, caratterizzata da temperature anomale superiori alla media anche nella troposfera, mentre i due lobi del vortice polare si spostano verso sud e nord, portando condizioni di maltempo e un brusco abbassamento delle temperature.
Questo schema atmosferico nella sua parte più intensa è stato responsabile delle ondate di gelo storiche che hanno colpito l’Europa, inclusa l’Italia, negli anni 1929, 1963, 1985, 2012 e 2018.
Dopo questa doverosa spiegazione di cos’è lo Stratwarming per chi ancora non conoscesse il fenomeno, torniamo alla previsione.
SITUAZIONE:
Il fenomeno dello Stratwarming di tipo lieve è iniziato Domenica 22 Settembre, con una temperatura anomala di 15 gradi alla quota di 10 hPa circa 31.000 metri d’altezza
Nell’elaborato la situazione prevista per Martedì 22 Ottobre del modello Americano GFS e l’anomalia sembrerebbe non attenuarsi, ma addirittura sembrerebbe continuare. (clicca per ingrandire):
PREVISIONE:
La temperatura anomala di 15 gradi sarebbe di tipo lieve per lo Stratwarming e non è paragonabile a quelle raggiunte fino a 50 / 60 gradi che si sono raggiunti nelle grandi ondate di gelo, che hanno coinvolto l’Europa con risvolti di gelo sul vecchio continente, ma sarebbe sufficiente per far arrivare un lobo artico direttamente sull’Europa e di conseguenza anche sull’Italia con temperature di molti gradi al di sotto la media.
Una discesa di aria Artica è già prevista per Martedi 15 Ottobre con temperature fino a 15 gradi al di sotto della media del periodo, come vediamo nell’elaborato (clicca per ingrandire):
L’anomalia dello Statwarming se dovesse continuare ed addirittura aumentare, la temperatura alla quota di 10 Hpa circa 31.000 metri d’altezza, potrebbe portare altre discese di aria gelida nel proseguo dell’Autunno, ma soprattutto nell’inverno quando le temperature al Polo Nord saranno ancora più basse, con discese di aria gelida anche sul nostro Paese e con nevicate non sono sui rilievi Alpini, ma anche su quelli Appenninici e sulle Pianure.
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