NEWS Cinque scialpinisti muoiono durante una tempesta di neve
Cinque scialpinisti sono stati tragicamente sorpresi da una tempesta di neve sulle Alpi Svizzere, a 3.500 metri di quota, a soli 600 metri dal confine italiano.
La famiglia, composta da tre fratelli, uno zio, un cugino e la compagna di uno di loro, ha tentato invano di sopravvivere scavando una buca nella neve ghiacciata.
I corpi congelati di cinque membri sono stati recuperati, mentre una sesta persona resta dispersa.
Partiti da Zermatt verso la località Arolla per una giornata di scialpinismo, i membri della famiglia, con un’età compresa tra i 21 e i 58 anni, sono stati colti da condizioni meteorologiche improvvisamente avverse.
Le ricerche sono state avviate dopo che un familiare ha lanciato l’allarme, preoccupato per la mancata loro ritorno.
Nonostante la bufera e il vento forte, uno dei dispersi è riuscito a contattare i soccorsi, fornendo informazioni cruciali sulla loro posizione sul colle della Tete Blanche.
Le squadre di soccorso a piedi, costrette a tornare indietro a causa delle forti raffiche di vento e del rischio valanghe, mentre l’impiego di elicotteri militari e di oltre 35 soccorritori ha permesso di individuare gli scialpinisti.
Purtroppo, i tentativi di sopravvivenza, incluso il tentativo di costruire una buca nella neve, sono risultati vani a causa delle temperature estremamente rigide.
Tra le vittime si trovava anche Jean Vincent Moix, un 30enne recentemente eletto consigliere comunale a Vex, nel Canton Vallese, insieme al fratello David. Il sindaco Sébastien Menoud ha espresso il suo cordoglio definendo la tragedia la perdita di un collega.