Il vulcano in Islanda sta per eruttare, situazione e rischi
L’eruzione imminente del vulcano islandese Fagradalsfjall, situato nella penisola di Reykjanes, ha innescato l’evacuazione di circa 4.000 persone dalla città di Grindavik, considerata la più vulnerabile.
Secondo l’Ufficio meteorologico islandese (IMO), l’eruzione potrebbe verificarsi nei prossimi giorni o addirittura nelle prossime ore, con alcuni flussi di lava che sembrano già affiorare.
La regione è stata colpita da un intenso sciame sismico, con circa 1.500 terremoti nelle ultime 48 ore, causando crepe nelle strade e danneggiamenti a Grindavik.
Il vulcano Fagradalsfjall, di tipo efflusivo, ha già registrato tre eruzioni dal 2021, ma questa volta il pericolo minaccia direttamente Grindavik e altre zone, mettendo a rischio infrastrutture cruciali come il porto e la centrale geotermica di Svartsengi.
Le autorità locali, di fronte alla crescente minaccia, hanno ordinato un’evacuazione di massa, istituito rifugi e dichiarato lo stato di emergenza l’11 novembre 2023.
La situazione è peggiorata nelle ultime ore, con il magma a soli 800 metri sotto la superficie.
Gli esperti ritengono che un’eruzione potrebbe verificarsi a breve, considerando la recente attività sismica distruttiva.
Il rischio è accentuato dal fatto che la posizione esatta del sito di eruzione è sconosciuta, ma potrebbe verificarsi sul versante meridionale dell’argine, mettendo a repentaglio la città di Grindavik.
I rischi associati all’eruzione includono l’emissione di gas tossici come il biossido di azoto, minacciando anche chi si trova a distanza.
La lava potrebbe causare lo scioglimento del ghiaccio, portando a inondazioni catastrofiche e distruggendo dighe e ponti.
Sebbene l’aeroporto internazionale di Keflavik operi normalmente al momento, non si esclude la chiusura dello spazio aereo, anche se gli esperti ritengono che l’eruzione avrà un impatto limitato sui voli, evitando scenari simili a quelli del vulcano Eyjafjallajökull nel 2010.