È stato aperto un fascicolo per omicidio pluriaggravato dopo il tragico evento in cui una donna di 41 anni si è gettata dal nono piano del palazzo dove risiedeva, portando con sé la figlia di sei anni e un cagnolino, entrambi deceduti nell’incidente.
La donna, originaria di Ravenna, è attualmente fuori pericolo secondo i medici, ma è stata sedata e la prognosi è di 25 giorni.
Il procuratore Stefano Stargiotti ha avviato l’indagine, che comprende l’accusa di omicidio pluriaggravato e uccisione di animali, considerando la morte del cane coinvolto nell’incidente.
La donna era seguita da un centro di salute mentale da oltre dieci anni e aveva subito più di un trattamento sanitario obbligatorio per problemi psichiatrici.
Non risultano denunce presentate da lei, e non sembrano esserci particolari tensioni domestiche, come testimoniato dal marito, presente in casa al momento dell’incidente e apparentemente all’oscuro della situazione.
La polizia sta attualmente ricostruendo la dinamica dell’evento, interrogando i vicini e valutando i contatti della donna nelle ore precedenti alla tragedia.
Un messaggio confuso pubblicato sui social dalla donna poco prima del gesto verrà esaminato per ottenere ulteriori informazioni sulle possibili motivazioni.
Una vicina ha dichiarato di aver udito la bambina implorare la madre di desistere dal suo intento.
L’edificio in cui si è verificato l’incidente è attualmente cinturato da impalcature a causa di lavori per il Superbonus al 110%.
Gli operai presenti nel cantiere sono stati i primi a scoprire i corpi e a dare l’allarme, dopo aver udito il tonfo della caduta.