NEWS : Una soluzione contro i Superbatteri resistenti agli antibiotici, che minacciano 10 milioni di morti all’anno
I superbatteri emergono come una delle più gravi minacce per il futuro della salute globale.
Già nel 2019, il Centro statunitense per il controllo e la prevenzione delle malattie li identificava come una “minaccia urgente per la salute pubblica globale”, con un bilancio di 5 milioni di vite perse in tutto il mondo.
Tuttavia, le prospettive ora si sono aggravate, con stime che indicano che entro il 2050, 10 milioni di persone all’anno, equivalenti a una persona ogni tre secondi, potrebbero perdere la vita a causa di infezioni da superbatteri.
Queste allarmanti previsioni sono state espresse da Steffanie Strathdee, un’epidemiologa specializzata in malattie infettive e co-direttrice del Center for Innovative Phage Applications and Therapeutics (IPATH) presso la UC San Diego School of Medicine. IPATH rappresenta il primo centro dedicato alla terapia fagica in Nord America.
L’emergere di casi gravi di infezioni oculari resistenti agli antibiotici ha sollevato ulteriori preoccupazioni a partire dal maggio 2022.
Nel gennaio successivo, il Centro statunitense per il controllo e la prevenzione delle malattie ha riferito che almeno 50 pazienti in 11 Stati avevano contratto infezioni da superbatteri dopo l’uso di lacrime artificiali prive di conservanti.
Nel maggio 2023, l’epidemia si era estesa a 18 Stati, causando quattro decessi, quattro casi di cecità, 14 perdite parziali della vista e numerose altre infezioni in diverse parti del corpo.
L’epidemiologo Dr. Maroya Walters, che ha condotto l’indagine sulle lacrime artificiali del CDC, ha sottolineato la sfida nel risolvere l’epidemia, evidenziando che solo una parte dei pazienti presentava infezioni oculari.
La causa principale si è rivelata essere un ceppo raro di Pseudomonas aeruginosa resistente ai farmaci, mai identificato negli Stati Uniti prima di questo focolaio.
Tuttavia, c’è speranza nel combattere questi superbatteri grazie all’evoluzione e a un nemico naturale: i batteriofagi, minuscoli virus progettati per individuare, attaccare e distruggere specifici agenti patogeni.
Paul Turner, professore di ecologia e biologia evolutiva all’Università di Washington e membro della facoltà di microbiologia presso la Yale School of Medicine, spiega che ogni specie batterica può essere attaccata da una serie di fagi che utilizzano diversi metodi per indebolire la cellula batterica.
Per massimizzare l’efficacia, gli esperti cercano una varietà di fagi, creando talvolta un cocktail di microrganismi sperando che possano continuare l’attacco anche se uno di essi viene neutralizzato.
Questo approccio ha dimostrato la sua validità nel caso del marito di Strathdee, Tom Patterson, colpito da un’infezione da “Iraqibacter” nel 2016.
In una corsa contro il tempo, Strathdee è riuscita a superare incredibili ostacoli per trovare e consegnare diversi cocktail di fagi purificati ai medici di Patterson.
Uno di questi conteneva un fago che “terrorizzava talmente i batteri da far loro perdere la capsula esterna”, permettendo agli antibiotici di riprendere il loro effetto.
Questi progressi nella terapia fagica offrono una prospettiva promettente per affrontare la crescente minaccia dei superbatteri, aprendo la strada a soluzioni innovative e speranze di salvare milioni di vite nel futuro.