NEWS Vaiolo delle scimmie 9 casi registrati in Italia
Negli ultimi due mesi, in Italia sono stati registrati nove nuovi casi di Mpox, la malattia precedentemente nota come vaiolo delle scimmie.
Nonostante l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) abbia dichiarato l’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale, il dipartimento di prevenzione del Ministero della Salute rassicura: “Abbiamo attivato i canali necessari per pianificare strategie di contenimento e rafforzare la rete di sorveglianza diagnostica.”
Mercoledì scorso, l’OMS ha annunciato l’emergenza di sanità pubblica a livello internazionale, in particolare a causa dell’elevato numero di casi in Africa, soprattutto nella Repubblica Democratica del Congo, dove si sono registrati 524 decessi.
Recentemente, in Svezia è stato identificato il primo caso al di fuori del continente africano della variante più pericolosa, il Clade 1, e si prevede che altri casi possano emergere in Europa nei prossimi giorni.
In Italia, i nuovi casi di Mpox sono stati registrati principalmente in Veneto (6), Friuli Venezia Giulia (2) e Lombardia (1).
Gli esperti rassicurano comunque che la probabilità di una trasmissione prolungata in Europa è molto bassa, purché i casi importati vengano diagnosticati rapidamente e siano implementate adeguate misure di controllo.
L’11 maggio 2023, l’OMS aveva dichiarato la fine dell’emergenza sanitaria globale legata a Mpox, iniziata il 23 luglio 2022.
Mara Campitiello, capo del dipartimento di Prevenzione del Ministero della Salute, ha dichiarato: “La situazione epidemiologica in Italia è sotto controllo poiché non sono stati rilevati casi del nuovo ceppo (Clade 1) di Mpox.
Siamo in costante contatto con gli organismi internazionali per elaborare misure condivise.”
Campitiello ha aggiunto che il Ministero della Salute ha attivato i canali operativi con l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) per pianificare strategie di contenimento del rischio, nel caso in cui lo scenario attuale dovesse cambiare.
Nel frattempo, si sta procedendo con il rafforzamento della rete di sorveglianza diagnostica su tutto il territorio nazionale.
La Campitiello ha inoltre sottolineato che la scorta nazionale di vaccini è attualmente sufficiente a soddisfare il fabbisogno, e si sta preparando una nuova circolare informativa per le regioni, con indicazioni per la popolazione e gli operatori sanitari attivi nei punti di frontiera.
È in corso anche la valutazione per l’istituzione di un tavolo interministeriale, coinvolgendo i ministeri degli Esteri, dell’Economia, dell’Interno e dei Trasporti, per concordare piani operativi mirati a contrastare la diffusione del patogeno con un approccio strategico e coordinato.
I sintomi della Mpox, secondo i siti istituzionali sanitari, includono febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena e dolore ai linfonodi, seguiti dalla comparsa di pustole cutanee inizialmente sul volto e poi diffuse sul resto del corpo.
La malattia è trasmessa attraverso il contatto diretto con fluidi corporei, come sangue, goccioline respiratorie, saliva, secrezioni genitali ed essudato delle lesioni cutanee.
La diffusione sembra essere maggiore nei rapporti sessuali tra maschi.