Sarah beve una limonata e muore per arresto cardiaco
Nel corso di una festa di compleanno, Sarah Katz, una giovane studentessa di 21 anni, è deceduta dopo aver consumato una limonata contenente una quantità di caffeina superiore alla norma.
La giovane era affetta da una rara anomalia cardiaca.
Sarah, affetta dalla sindrome del QT lungo, patologia nota per poter degenerare in aritmie maligne o addirittura provocare arresto cardiaco, aveva sempre evitato bevande contenenti sostanze eccitanti.
La coinquilina della giovane ha dichiarato che Sarah era estremamente cauta e che, se avesse conosciuto il livello di caffeina nella limonata, non l’avrebbe mai toccata.
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La limonata incriminata, di produzione Panera Bread, conteneva ben 390 milligrammi di caffeina, oltre il limite consigliato per un adulto sano.
I legali della famiglia Katz accusano l’azienda di non aver chiaramente indicato le controindicazioni legate all’alto contenuto di caffeina nella bevanda.
La famiglia sostiene che la Panera avrebbe dovuto informare i clienti sui possibili effetti collaterali della limonata, invece di pubblicizzarla come un prodotto “sostenibile e vegetale”, omettendo il dettaglio critico sulla caffeina.
Inoltre, si sospetta che la bevanda contenesse anche estratto di guaranà, un’altra sostanza nervina.
Un rappresentante della Panera ha espresso il proprio cordoglio per la tragica morte di Sarah Katz e ha dichiarato l’intenzione dell’azienda di operare con la massima trasparenza riguardo agli ingredienti dei propri prodotti.
Secondo la Food and Drug Administration statunitense, un adulto sano non dovrebbe superare l’assunzione di 400 milligrammi di caffeina al giorno, equivalenti a circa quattro tazze di caffè.